DEFINIZIONE
Per welfare aziendale, letteralmente “benessere aziendale” si intende un insieme di benefit e prestazioni non monetarie erogate a favore dei dipendenti, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e il benessere dei lavoratori e dei loro familiari.
REGOLAMENTO AZIENDALE/ACCORDO SINDACALE
Il regolamento aziendale è generalmente definito come un insieme di disposizioni predisposte unilateralmente dal datore di lavoro, in attuazione dei diritti e dei poteri derivanti dal combinato disposto degli artt. 2086 e 2104 c.c., che afferiscono all’organizzazione tecnica del lavoro.
La giurisprudenza ritiene che il regolamento aziendale sia assimilabile ad una disposizione contrattuale collettiva, benché frutto di volontà unilaterale del datore di lavoro, in quanto finalizzato ad assicurare uniformità di trattamento a tutti i lavoratori interessati ed in quanto appartenente alla categoria delle c.d. “fonti sociali”, al pari dei contratti collettivi.
Per ottenere la completa deducibilità dei costi relativi al welfare aziendale l’azienda deve dotarsi di un regolamento che rappresenti l’adempimento di un obbligo negoziale:
✓ che non consenta allo stesso, per un determinato periodo di tempo, di modificare o cessare unilateralmente e discrezionalmente gli impegni assunti, senza che da questo non possa derivare nessun successivo obbligo nei confronti dei lavoratori coinvolti, né tantomeno dei diritti di qualsiasi natura in capo a quest’ultimi; (cfr. Interpello Agenzia delle Entrate Lombardia n. 954 – 1417/2016; Interpello Agenzia delle Entrate Lazio n. 913 – 807/2017; in ultimi interpello n. 10 del 2019 Agenzia delle Entrate).
✓ che il regolamento sia rivolto necessariamente a tutti i dipendenti, o ad un gruppo omogeneo di essi: impiegati, operai, quadri, per anzianità di servizio, per livello, per reparti, per carichi familiari, chi non può fare smart-working, etc.
SOGGETTI
L’espressione “categorie di dipendenti” NON va intesa soltanto con riferimento alle categorie previste dal codice civile (dirigenti, quadri, operai, impiegati), bensi a tutti i lavoratori “di un certo tipo” (ad esempio tutti quelli che hanno un certo livello o una certa qualifica) o che si trovano nella “medesima situazione” (in tal senso Circ. dell’Agenzia delle entrate 326/1997).
- Agli amministratori in presenza di un consiglio di amministrazione
(NO amministratore unico)
A titolo esemplificativo rientrano:
- Lavoratori subordinati
- Lavoratori somministrati
- Tirocinanti
- Amministratori con compenso
ESEMPI WELFARE
AMBITO ASSISTENZIALE-SANITARIO:
•assistenza a non-autosufficienti
•check-up medici
•servizi socio-educativi per l’infanzia
•servizi di sostegno della genitorialita
•espletamento di pratiche sanitarie e assistenziali;
AMBITO EDUCATIVO-FORMATIVO:
•corsi di lingua straniera
•corsi professionali;
AMBITO CULTURALE:
•ingressi a rappresentazioni teatrali, proiezioni, cinematografiche,
mostre, musei
•viaggi culturali;
AMBITO RICREATIVO:
• abbonamenti a giornali e periodici
• ingressi a competizioni sportive
• iscrizioni a palestre, circoli sportivi;
AMBITO RELIGIOSO:
• viaggi per eventi religiosi o verso luoghi di culto.